Dettaglio quesito

Premesso che l'art.17 co.5 del D. Lgs 36/2023 dispone che "[...] L'organo competente a disporre l'aggiudicazione esamina la proposta, e se la ritiene legittima e conforme all'interesse pubblico, dopo aver verificato il possesso dei requisiti in capo all'offerente, dispone l'aggiudicazione, che è immediatamente efficace". Visto l'art.83 del D. Lgs 83/2011, il quale prevede che "Le pubbliche amministrazioni [...] devono acquisire la documentazione antimafia di cui all'art.84 prima di stipulare, approvare o autorizzare i contratti e subcontratti relativi a lavori, servizi e forniture pubblici, ovvero prima di rilasciare o consentire i provvedimenti indicati nell'art.67". Considerato che dal raccordo tra la normativa antimafia ed il nuovo codice dei contratti emerge un quadro normativo complesso, soprattutto sotto il profilo della tempistica. In particolare si chiede se, per gli affidamenti il cui valore complessivo superi i 150.000 euro, l'acquisizione della documentazione antimafia sia obbligatoria per disporre l'aggiudicazione oppure tale adempimento è funzionale alla sola stipula del contratto. In altri termini la gestione della documentazione antimafia è un'attività che pertiene la fase di pre-aggiudicazione, quindi della verifica della sussistenza di cause automatiche di esclusione, oppure riguarda meramente la fase pre-contrattuale finalizzata alla stipula del contratto?

L’acquisizione della documentazione antimafia è funzionale prevalentemente alla fase di stipula/conclusione del contratto, e non è condizione necessaria ex ante per disporre l’aggiudicazione. Tale conclusione appare coerente con la struttura normativa delineata dal D.lgs. 6 settembre 2011, n. 159 (Codice antimafia), che prevede che l’informazione/comunicazione antimafia debba essere richiesta “al momento dell’aggiudicazione del contratto ovvero trenta giorni prima della stipula del subcontratto".